Biografia

Piero Ceccaroni (1936-1996)

Piero Ceccaroni

 

Piero Ceccaroni nasce nel 1936 a Foligno e trascorre gli anni delle gioventù tra Roma, dove frequenta gli studi classici laureandosi in Giurisprudenza, e Recanati, dove trascorre molto tempo presso lo studio dello zio Rodolfo Ceccaroni (1891-1983) celebre ceramista che lo introduce ai segreti tecnici della pittura su maiolica, esortandolo ad esprimere la sua raffinata sensibilità in quell’ambito.

A partire dagli anni settanta Piero Ceccaroni realizza piatti in terracotta dipinti e invetriati poi si evolve nella forma e nella materia e per realizzare le sue pitture usa come supporto candide piastrelle in terraglia forte assemblate per formare veri e propri quadri in ceramica o pannelli. Sono dipinti con colori vivaci con una cura che possiamo definire miniatoria, rappresentando soprattutto temi legati alla natura e al paesaggio, inteso come un mondo di spiritualità dove la pace e l’armonia regnano sovrane: nel prosieguo degli anni, la sua produzione si caratterizza per uno stile sempre più rarefatto, ottenuto attraverso l’uso di colori selezionati e le rare presenze umane si inseriscono in un variegato contesto di colline, di borghi medievali, di montagne e di campi coltivati che le sovrastano, mettendone in evidenza la pochezza a fronte alla incommensurabile bellezza della natura.

Suggestionato dalla armonia del paesaggio recanatese che può ammirare dalle finestre della propria residenza nell’ora del tramonto, Piero Ceccaroni sin dai primi anni ottanta concepisce immagini nelle quali si sottintende la volontà di preservare la natura leopardiana di quei luoghi carichi di suggestioni nostalgiche.

Dopo le prime esposizioni a cui partecipa sollecitato da amici esperti nel campo dell’arte, come Luigi Dania, Piero Ceccaroni viene recensito da Fortunato Bellonzi che sottolinea la raffinatezza dei suoi “giardini d’amore” e fra gli anni ottanta e novanta partecipa con le sue opere ad importanti rassegne e concorsi ceramici a Faenza, Savona, Vallauris, Istanbul, San Paolo del Brasile, senza tuttavia trascurare di presentare le sue creazioni anche nelle Marche, a Recanati, Macerata ed Ancona.

I riconoscimenti ricevuti in occasione dei più qualificati concorsi internazionali di ceramica, consentono alla sue opere di essere esposte nei maggiori musei italiani e stranieri, dove egli viene considerato l’epigono contemporaneo di una tradizione che risale all’istoriato rinascimentale.

A distanza di venti anni dalla sua scomparsa, i dipinti di Piero Ceccaroni conservano intatto il loro fascino, trasmettendoci attraverso una pittura assai meditata e diligente l’esperienza di vita di una personalità dall’animo sensibile e malinconico che ha trovato nell’arte il mezzo più congeniale per esprimere le proprie certezze morali.

 

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