Fortunato Bellonzi - “Il Tempo” Roma 19-11-1983
Piero Ceccaroni… ha un precedente pressoché unico ai nostri tempi in quel Rodolfo Ceccaroni, della sua stessa famiglia recanatese, il quale negli anni tra il 1915 e il ’30 fu anche illustratore di episodi di storia e di cronaca contemporanea, raccontati con riguardosa simpatia dei modi popolareschi di un artigianato eletto, ormai finito per sempre. E fu cono- sciutissimo, allora, e apprezzato specie per le prospettive architettoniche deserte, vere o fantastiche: “sono un pittore - mi scriveva Rodolfo Ceccaroni nel 1959 - che per un caso della sua vita non dipinge sul muro, non sulla tavola, non sulla tela, ma sulla terracotta”.
Credo che proprio dalle vedute architettoniche di Rodolfo, e ancor più dal suo mondo minuto e sereno, traggano origine le opere di Piero Ceccaroni, che per altro se ne distacca prediligendo paesi passati attraverso il filtro della memoria, con stesure tonali e trasparenza luminose.